Mi è capitato di imbattermi in persone che soffrono di sordità, anche lieve, e sentirmi dire questa frase.
Perchè?
Perchè ci si sente giudicati e si cerca di minimizzare la propria condizione… Perchè intorno all’argomento c’è molta disinformazione accompagnata da ricordi di vecchie campagne pubblicitarie mal riuscite.
Desiderare ed acquistare un paio di occhiali per risolvere problemi di vista è normale, quasi una moda, ma l’udito non ha la stessa considerazione, non fa ancora parte del “quotidiano”.
Gli apparecchi acustici vengono spesso associati a due aspetti negativi : la spesa economica ingente e l’aspetto estetico sgradevole.
Siamo nel 2017… dovrebbero essere un’avanguardia tecnologica!
Magari lo sono già, ma noi non lo sappiamo perchè è più facile rimanere legati agli stereotipi.
La soluzione? Semplice: un’adeguata informazione.
Avreste mai pensato di leggere un libro a riguardo per schiarirvi le idee? Non solo per voi stessi, anche per le persone che vi stanno accanto o semplicemente per comprendere meglio l’argomento.
Io no, non pensavo nemmeno che esistesse, fino a quando non ho visto “Non sei sordo, non farti fregare!”
Questo libro è stato scritto da Matteo Pontoni, Luigi Gallone e Francesco Pontoni, dell’Istituto Acustico PONTONI che opera nel settore dalla fine degli anni ’90 e ha centri specializzati in tutto il Nord-Est.
In maniera semplice e chiara hanno cercato di analizzare i diversi aspetti legati alla scelta degli apparecchi acustici per arrivare ad una corretta valutazione rispetto alla soluzione migliore.
L’approccio solitamente è quello di convincere le persone che questo o quell’apparecchio siano i migliori, mentre quasi nessuno cerca di capire le reali esigenze, in questo modo la persona passa in secondo piano rispetto alla vendita.
Invece no, la maniera corretta di gestire qualsiasi problema è esattamente l’opposto: prima mi informo e valuto, poi cerco la soluzione che meglio risolve il mio problema… così sarà più difficile rimanere delusa o insoddisfatta.
Personalmente non ho problemi di udito, ma mi sono incuriosita molto, mi piacciono le idee in controtendenza.
E voi cosa ne pensate? Avete già avuto esperienze legate a questa problematica?