Vi avevamo già parlato dello chef Filippo Cogliandro e della sua iniziativa per le Cene della Legalità in questo post.
Oggi vi proponiamo una delle sue ricette a base di:
Carnaroli di Sibari con Pescatrice,
brunoise di zucchine,
crema di Zucca gialla e Tartufo silano.
Di seguito trovate gli ingredienti e le indicazioni per la preparazione per riproporre questa ricetta per una cena con gli amici oppure in un’occasione speciale.
Buona appetito!! 🙂
Ingredienti per 4 persone
320 gr Riso Carnaroli di Sibari
600 gr coda di Rana Pescatrice
150 gr Zucchina
200 gr Zucca gialla
20 gr Tartufo silano
1 Cipolla dorata
Olio Evo cultivar geracese Capogreco
Sale e pepe qb
Per la crema di zucca gialla
Rosolate la cipolla dorata con un filo di olio evo ed aggiungete la zucca gialla cubettata, cuocete fino alla sua completa cottura e regolate di sale e pepe. Passate il preparato al mixer e rendetela consistente al punto di poterla lavorare con un sac a poche.
Procedimento
Una volta pronta la crema di zucca gialla preparate una brunoise di zucchina e dopo averla leggermente brunata in padella con olio evo, aggiungete una parte della cipolla precedentemente tritata.
Dopo aver cubettato la coda di pescatrice ad uno spessore di mezzo centimetro versatela nella padella, regolate di sale e pepe e tostate il riso.
Aggiungete il brodo di pescatrice precedentemente preparato fino al completamento della cottura.
Mantecate con olio evo.
Composizione del piatto
Distribuite in parti uguali il risotto preparato dando la forma desiderata, create sopra di esso una spirale con la crema di zucca gialla e distribuite sopra il tartufo a lamelle.
Completate il piatto con un filo di olio evo geracese
Crediti Ph. Giuseppe Melia
Abbinamento cibo/vino di Francesco Rando, sommelier e direttore di sala de L’ Accademia di Reggio Calabria
Abbiniamo un Pecorello o Greco di Rogliano, vitigno a bacca bianca autoctono che da vini molto profumati e morbidi. In purezza ricorda i fiori di campo, la mela verde, e ovviamente gli agrumi.
In bocca ha un attacco fresco, sapido e persistente. La vicinanza del mare e della brezza marina aggiungono una nota salmastra. Si contrappone alla tendenza dolce del riso bilanciando il rimanente gusto del piatto.
(BARONE’- CANTINA MAGNA GRECIA – Spezzano della Sila (CS)